Un modo migliore per costruire un futuro digitale

Copertina di "Sistemi multi-agente auto-organizzati: fondamenti algoritmici del cyber-anarco-socialismo" CREDITO mondo scientifico
Copertina di “Sistemi multi-agente auto-organizzati: fondamenti algoritmici del cyber-anarco-socialismo”
CREDITO World Scientific 

Non possiamo semplicemente presumere che l’applicazione sconsiderata delle tecnologie digitali porterà inevitabilmente a una transizione senza soluzione di continuità verso un mondo digitale “migliore” – un mondo in cui i valori dell’azione collettiva, della conoscenza comune e della dignità civica sono la norma – piuttosto che finire in un mondo di sfruttamento finanziario o sociale attraverso il capitalismo di sorveglianza, il tecnofeudalesimo e l’umanità ridotta.

Primum non nocere: primo, non nuocere. Allora fa’ del bene”.

È possibile progettare sistemi socio-tecnici che puntano a un mondo digitale “migliore”, attraverso la codificazione diretta o indiretta di algoritmi che incapsulano la profonda conoscenza sociale della filosofia, delle scienze politiche e delle scienze economiche. Ciò include la teoria vincitrice del premio Nobel di Elinor Ostrom sulle istituzioni per la gestione sostenibile delle risorse del pool comune, la teoria della giustizia distributiva di Nicholas Rescher per un’equa allocazione delle risorse e la teoria di Josiah Ober della democrazia di base come piattaforma per il governo legittimo e la dignità civica.

Il nuovo libro del professor Jeremy Pitt, Self-Organising Multi-Agent Systems: Algorithmic Foundations of Cyber-Anarcho-Socialism affronta la trasformazione digitale attraverso una lente diversa, offrendo una nuova prospettiva per educare studenti e ricercatori sia dell’informazione che delle scienze sociali. Mostra come “l’emergenza pianificata” – l’apparizione intenzionale di proprietà globali, come i valori qualitativi – può essere un prodotto dell’auto-organizzazione locale di regole convenzionali da parte di agenti autonomi.

Sistemi multi-agente auto-organizzati è il primo volume che riunisce le idee dell’informatica (auto-organizzazione, sistemi distribuiti e intelligenza artificiale) con le idee delle scienze sociali (filosofia, economia e politica). Il libro presenta un’introduzione ad alcuni concetti e tecnologie per sistemi multi-agente e sistemi auto-organizzati, e poi considera i problemi dell’interazione strategica (processo decisionale individuale in condizioni di incertezza) e di interazione sociale (processo decisionale collettivo in condizioni di incertezza). Il testo copre argomenti diversi come la teoria dei giochi, la teoria della scelta sociale e la risoluzione alternativa delle controversie, fino alla rappresentazione della conoscenza e al ragionamento algoritmico per le istituzioni elettroniche, la costruzione sociale delle risorse concettuali e l’impegno politico. Ai lettori verranno presentati algoritmi per l’implementazione della giustizia interazionale, che consentono un insieme di valutazioni soggettive individuali su una questione qualitativa, come l’equità, possono essere aggregate in una valutazione oggettiva collettiva, fornendo una base per il miglioramento sistemico continuo; e acquisirà approfondimenti sui processi di gestione della conoscenza della democrazia di base, fornendo le basi sia per l’autodeterminazione (per mezzo della quale coloro che sono interessati da un insieme di regole partecipano alla loro selezione, modifica e applicazione) sia per evitare la tirannia in tutte le sue forme (autocrazia , oligarchia e maggioritarismo).

Sistemi multi-agente auto-organizzati: Algorithmic Foundations of Cyber-Anarcho-Socialism è in vendita al dettaglio per US $ 128 / £ 115 (copertina rigida) ed è disponibile anche in formato elettronico. Per ordinare o saperne di più sul libro, visitahttp://www.worldscientific.com/worldscibooks/10.1142/Q0307.

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Essere terzo settore, essere volontariato, essere volontari ed associazione di famiglie e giovani diabetici tipo 1 significa dare sostegno, aiuto e risposte immediate alle domande e necessità quotidiane di persone e loro caregiver che convivono e gestiscono ogni giorno e istante una patologia complessa e articolata per la quale si richiede una adeguata educazione sanitaria e terapeutica.

Essere associazione, associazioni significa non solo quanto pocanzi detto, significa avere una adeguata e solida preparazione per i volontari e gruppi dirigenti: il centenario dell’insulina rappresenta una tappa chiave per fare non solo il bilancio e la narrazione del percorso di ciascuna realtà sin qui svolto, ma per andare oltre e guardare avanti con fiducia, impegno nel realizzare un futuro migliore per i nostri ragazzi e le nostre famiglie.

C’è bisogno di rispondere concretamente alla domanda di formazione e progettualità: ciascuno deve fare la sua parte e la faremo insieme.

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